Valutavo tra me e me che l'infanzia di certa gente deve proprio essere stata brutta considerando il rancore covato verso il prossimo. . .
Ma forse il rancore non trova le sue radici sempre nel passato e non dipende da come si sia vissuta l'infanzia; non è sempre il rancore a guidare chi avrebbe voluto avere e non ha avuto. . . ; forse è l'ignoranza del non sapere gestire le sconfitte che rende la gente cattiva. . .
DICIAMO che c'è chi trasforma il "non avere avuto" in qualcosa di positivo e lo usa come stimolo per migliorarsi e chi, invece, sopraffatto da odio e risentimento, incapace di attingere al pozzo dell'intelligenza perché in secca, si rintana nella bieca ed arida meschinità tipica degli invidiosi. . .
Altrimenti, se così non fosse, tutte le persone povere, infelici, tristi e meno fortunate sarebbero in continuo conflitto con il mondo intero . . . ma così non è. . .
Peggio di un poveraccio che non ha avuto nulla c'è solo un ignorante poveraccio che non ha avuto nulla!!
L'ignoranza purtroppo rappresenta quel quid che fa la differenza e che fa pendere il piatto della bilancia; rappresenta quel quid di fronte al quale le persone intelligenti devono, loro malgrado, deporre le armi ed alzare le braccia in segno di resa ... .
Facile citare frasi del tipo: "laddove l'intelligenza tace l'ignoranza urla": resta il fatto che purtroppo l'ignoranza spesso impera sovrana e non c'è arma efficace per combatterla con il risultato che di fronte ad un ignorante l'intelligenza spesso sta solo nel saper capire che non c'è, purtroppo, partita da giocare. ..